L’ORCHIDEA FANTASMA: ALLA SCOPERTA DEI GEOSITI DEL TABURNO-CAMPOSAURO

L’ORCHIDEA FANTASMA: ALLA SCOPERTA DEI GEOSITI DEL TABURNO-CAMPOSAURO

Dopo 2 anni senza gite scolastiche sembrava un sogno sentirne parlare. Ma invece era tutto vero!

La prof. ci avrebbe accompagnati in gita, evviva!!!!! In realtà non è una vera e propria gita ma solo un’uscita mattutina al Parco del Taburno-Camposauro, ma va bene lo stesso. Ci è stato spiegato che c’erano prima delle fasi preliminari da fare, “cose tecniche”, dice la prof.; la prima fase ha riguardato la firma del Patto d’Intesa tra l’Ente Parco e la scuola (un accordo tra la Dirigente e il Presidente del Parco), nell’ambito delle iniziative connesse alla candidatura del Parco del Taburno-Camposauro a riconoscimento di Geoparco Mondiale dell’UNESCO; la seconda fase è stata un incontro in classe con l’esperto del Parco, la portavoce del Presidente Ferretta a Paupisi e il Presidente Costantino Caturano a Torrecuso, che ci hanno illustrato cosa avremmo visto in montagna. Il Presidente ci ha raccontato tante notizie sul Parco, sulla fauna, come per esempio la famiglia di lupi che vive sul Taburno, ci ha spiegato il simbolo del Parco che rappresenta il profilo di una donna che dorme, infatti da lontano la catena montuosa del Taburno-Camposauro ha il profilo di una donna dormiente. All’immagine è stata aggiunta un’orchidea perché, ci ha detto, nel Parco ci sono ben 50 varietà, tra cui l’orchidea “fantasma” chiamata così perché fiorisce ogni 15 anni.

Il giorno dopo siamo pronti, si parte!!!!! In montagna ci aspetta la guida Eugenio Parente, esperto di questi luoghi, il quale ci accompagna attraverso un sentiero immerso tra i faggeti, ci mostra gli agrifogli e le felci ma nessuna traccia dell’orchidea “fantasma”. Siamo fortunati, c’è anche una mandria di cavalli allo stato brado che ci osserva intimorita da lontano. La prof. ci mostra una dolina, una depressione carsica, che veniva utilizzata come deposito di ghiaccio prima dell’invenzione del frigorifero e poi ci mostra delle rocce con dei fossili all’interno.

Arrivati in cima il panorama è fantastico: a destra la valle telesina, in lontananza il Vesuvio e l’isola di Capri. Ormai è il momento di far rientro a scuola, scendiamo attraverso un altro sentiero dove ad attenderci c’è lo scuolabus che ci riporterà in classe. Che magnifica esperienza, resa unica grazie a tutti i compagni di classe.

Gli alunni:

2^A Secondaria I grado di Paupisi

 5^A Primaria di Torrecuso

2A Secondaria di I grado di Torrecuso

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Giovedì, 28 Marzo, 2024 - 10:39